Nasce il Movimento per Galatina. Secondo nucleo dopo Novoli in provincia di Lecce.

Tanti Movimenti cittadini per un’azione che parte dal basso. “Tante anime una sola missione: ridare dignità alla destra”.

Ogni nucleo potrà costituire una  forza politica cittadina che avrà come coordinatore provinciale Giovanni De Luca. A Galatina al suo fianco Massimo Giannini poi una moltitudine di figure e di esponenti autorevoli del vecchio e glorioso Msi in tutta la provincia uniti a giovani emergenti.

 Galatina, 9 agosto 2017- nasce con la ratifica di Giovanni De Luca la strutturazione di un movimento che accorpa sigle di associazioni e gruppi per una costituente Nazionalpopolare.
 Una forza politica indipendente da qualsiasi altro partito, ma che non vuole andare in contrapposizione con le linee politiche nazionali di Giorgia Meloni.

C’è un clima di forte entusiasmo, ma anche di risentimento verso la dirigenza provinciale di Fratelli d’Italia. Dopo la fuoriuscita di un cospicuo numero di dirigenti, amministratori, iscritti e simpatizzanti, ora si cerca di fermare l’emorragia.  In cima alle priorità una novità per il Salento: ridare forza e credibilità alla Destra.

Coordinatore del Movimento per Galatina  è Massimo Giannini, al suo fianco tutti dirigenti nuovi. Un taglio netto con con chi non ha voluto aderire a Fratelli d’Italia prima delle amministrative ma che aveva la presunzione di condizionarne le scelte se pur dall’esterno. Pugno duro con chi si è schierato contro il direttivo perche “ammanicato” con il vecchio centro destra galatinese, quando non succube o sotto visibile sudditanza psicologica. Tutti alla larga, fanno sapere dal Movimento, soprattutto i cognomi che in passato hanno rappresentato la destra galatinese.

“Abbiamo difeso il partito da un’azione denigratoria e discriminante. Lo abbiamo tutelato dagli attacchi esterni di chi ci avrebbe dovuto rappresentare come il candidato Sindaco De Pascalis, ma sotto banco c’era un gruppo a Galatina che trattava in nome e per conto nostro. Successivamente si sono manifestati con un tesseramento opinabile mentre eravamo impegnati in piena campagna elettorale ma hanno sostenuto Forza Italia”  – afferma un componente del neo istituito circolo.

“Mentre noi lottavano per il nostro spazio politico e per la dignità che ci spetta, il partito a livello provinciale rassicurava De Pascalis, come lo stesso ha dichiarato ad Open, qualcuno gli aveva detto che le cose sarebbero andate come voleva lui”  – dichiara un’altra componente del Movimento.

“L’unico che ci ha sostenuto e che ha compreso la nostra necessità politica di creare un’alternativa al centrodestra è stato Giovanni De Luca – afferma un iscritto –  L’unico che sa’ come sono andate le cose. Abbiamo ricevuto attacchi ed ingerenze da esponenti del direttivo di FDI che a Galatina non abbiamo mai visto. Ci hanno attaccato perché nella coalizione c’era il Pd, ma a Galatina il problema è rappresentato da altre figure e non da Paola Carrozzini che  se sostenuta anche dai vertici provinciali, probabilmente avrebbe chiesto al Partito Democratico di fare un passo indietro sul simbolo. Questa richiesta la doveva avanzare il candidato Sindaco non noi, che eravamo stati cacciati da altre parti proprio per una discriminante sul simbolo. Queste persone sono dannose per se stesse e per gli altri. Nei loro comuni hanno fatto sparire la destra ed ora si stanno mettendo d’impegno per farla sparire in tutta la provincia” – conclude un agguerrito sostenitore di Massimo Giannini.

“L’idea di fondare il Movimento per Galatina, sulla scia del Movimento per Novoli – spiega l’ex portavoce di FDI Massimo Giannini – viene dal basso, nasce dalla presa d’atto della generale insensibilità per la tutela della base da parte dell’attuale esecutivo provinciale. Mentre su di me c’era un veto del centrodestra a Galatina per via del simbolo, il partito invece di sospendere le trattative a Lecce Città  ed in altri comuni, ci abbandonava al nostro destino. Recentemente sono stato contattato da FDI, ma per il momento preferisco sostenere un progetto nel quale credo. La nostra azione non è in contrasto con il “nostro” partito che rimane Fratelli d’Italia,  ho rinnovato la tessera ma a livello provinciale non ci sentiamo garantiti. Ora Stop ai risentimenti! Si fa politica in maniera propositiva. Assistiamo ad un paradosso: mentre la società civile è sempre più attenta ai temi politici trattati da Giorgia Meloni,  in Provincia di Lecce non destiamo interesse.  Ebbene, noi siamo qui per ricordare che la Destra non esiste solo nei periodi elettorali e non si caratterizza per i flash mob o per i selfie.  La destra dovrebbe stare nelle piazze e fra la gente, da dove manca da troppo tempo in provincia di Lecce. Deve stare nelle periferie dove il disagio sociale avanza ed in questi giorni l’impegno non va in ferie. Non ha sosta l’azione delle donne e degli uomini del “MOVIMENTO per GALATINA” che in queste ore, in linea con i principi che contraddistinguono la vera Destra di popolo, sta avviando una fase nuova di collaborazione con le Associazioni Culturali “LECCE RINASCE” e “PROSPETTIVE FUTURE” con lo scopo di pianificare iniziative sociali da svolgere nella nostra città”.

“Il Movimento – specifica Giovanni De Luca è assolutamente indipendente, perché quando abbiamo cercato di organizzare riunioni per far uscire FDI dall’immobilismo, gli iscritti di Fratelli d’Italia hanno ricevuto un sms dal mitico portavoce provinciale che minacciava l’illegittima procedurale. Quindi, ci presenteremo con il nostro simbolo, che sosterrà i propri candidati  con l’obiettivo di portare valore aggiunto negli organismi istituzionali del partito ai sensi del regolamento per i congressi. Cercheremo quindi di cambiare realmente le cose, del resto in Provincia di Lecce vi sono numerose sezioni fuoriuscite o scollegate che si sono date come priorità la necessita di avviare una fase di dialogo, ma che non si sentono rappresentate dall’attuale dirigenza.

Il Movimento si batterà dunque contro ogni forma di immobilismo e di sfruttamento dell’impegno di Giorgia Meloni per fini personali.

Ci impegneremo per aumentare gli iscritti e migliorare la qualità della classe dirigente. Abbiamo alcune priorità già definite: proposte per le politiche del lavoro  contro la disoccupazione dei giovani e meno giovani. Progetti per le fasce sociali disagiate. Una battaglia per l’artigianato ed il commercio (l’anima del Salento distrutta dalla sinistra) e per un turismo specializzato nell’offerta di servizi, della qualità e della professionalità”.

“A Galatina il Movimento sarà alternativo al centrodestra ed al centrosinistra –afferma Giannini–  ed ha gia’  avviato una politica di opposizione costruttiva all’amministrazione. Nei giorni scorsi abbiamo diffuso un comunicato stampa con il quale si é dichiarata inopportuna la scelta della maggioranza di  inserire un debito fuori bilancio del quale non si ravvisa nessuna urgenza, al Consiglio Comunale di insediamento che assume una connotazione simbolica e squisitamente Istituzionale. Siamo contrariati per due considerazioni. La prima. Marcello Amante Sindaco con il Polo Civico per Galatina ha dimostrato già dalle prime battute di non essere in discontinuità con le precedenti amministrazioni. Infatti, quale migliore occasione per iniziare un nuovo percorso, se non quello di addebitare un episodio di mala gestione ai suoi precedecessori? –  La seconda.  L’ultimo punto fatto passare per un debito fuori bilancio altro non è che un danno all’erario provocato da una gestione superficiale ed una mancata programmazione della Giunta precedente. Un appalto in scadenza é un fatto assolutamente prevedibile, chi eroga il servizio può beneficiare di una proroga ai fini dell’indizione di un nuovo bando, ma quel servizio, se pur indispensabile e nell’interesse collettivo, non può continuare senza una doverosa autorizzazione nei termini e nei modi”.

Responsabilità contabili e danno erariale, secondo Giannini, potrebbero ricadere sui Consiglieri che hanno votato favorevolmente l’atto deliberativo (compreso i Consiglieri astenutisi, infatti l’astuto Spoti al punto in questione ha abbandonato in silenzio l’aula) qualora la Corte dei Conti non ravvisasse un danno all’erario diretto, da parte dell’apparato tecnico-gestionale dell’Ente, al quale spetta il compito di vigilare sui bandi in scadenza e garantire l’ottimale erogazione dei servizi.

Da qui l’invito al Sindaco di revocare la delibera in regime di auto tutela, in difetto di questo provvidenziale ed urgente provvedimento, si rendera necessaria alla Corte dei Conti , con altre precise e dettagliate osservazioni, oltre alla relazione di rito che accompagna i debiti fuori bilancio. 

Poi una stoccata alle opposizioni da parte del neo coordinatore Giannini: “sono apparse impreparate e pretestuose. Quello fatto passare per debito fuori bilancio non è tale e non lo devono pagare assolutamente i cittadini”. A quanto pare non è stato gradito il voto favorevole di Paola Carrozzoni alla maggioranza su questo punto.

Il movimento si struttura’ nei centri superiori ai 15.000 abitanti con sedi cittadine,  poi avrà un coordinamento in ogni Unione dei Comuni ed una sede unica per provincia, a Taranto e Brindisi. Questo per ribadire con forza la necessità di attuare una riforma territoriale, come è proposta dall’Associazione Geografica Italiana. Questa rifirma dovrebbe partire già in FDI con la nascita della “Penisola fra i Due Mari”, politicamente autonoma dalle Puglie. 
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